29-08-2022


ECM, i vertici della sanità:



ECM, i vertici della sanità:


Nessuna nuova proroga, sanzioni per chi non sarà in regola alla data del 31 dicembre 2022, impossibilità di accedere ad una copertura assicurativa nel caso in cui il fabbisogno formativo sia stato raggiunto in quantità inferiore al 70% dei crediti minimi necessari per mettersi in regola con il triennio ECM, lettere del COGEAPS (in dirittura di arrivo) agli Ordini per segnalare gli operatori non ancora in regola. Sono questi i punti principali evidenziati da alcuni dei più importanti stakeholder della sanità italiana in riferimento all’obbligo formativo che ogni professionista sanitario deve rispettare.

Monaco (FNOMCeO): «Mettersi in regola per evitare sanzioni»

Il segretario FNOMCeO e presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie (Co.Ge.A.P.S) Roberto Monaco è perentorio: «La legge è chiara: esistono delle sanzioni disciplinari che vanno dall’avvertimento alla censura, fino a situazioni ancora più gravi». Per questo è fondamentale per gli operatori sanitari «cercare in tutti i modi di risolvere il problema formativo». E questo non solo per un problema disciplinare: esiste infatti una legge «che impone almeno il 70% dei crediti formativi per poter accedere all’assicurazione professionale. Si tratta dunque non solo di un obbligo morale o etico, ma anche di un obbligo di legge».


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